venerdì 27 maggio 2016

Le dichiarazioni di Xi sul budget delle Forze armate cinesi


https://en.wikipedia.org/wiki/People%27s_Liberation_Army#/media/File:Парад_в_честь_70-летия_Великой_Победы_-_40.jpg
Il mio commento per Limes.

Nel secondo di una serie di articoli dedicati alla prospettiva di Xi Jinping sulla riforma in corso dell’Esercito popolare di liberazione (Epl), il presidente cinese ha messo in chiaro che a causa del rallentamento economico “non è facile assicurare al budget militare una crescita normale”.

Come annunciato a marzo, nel 2016 il bilancio sarà pari a 146 miliardi di dollari. Si tratta di un incremento del 7.6% rispetto all’anno scorso, ma è la percentuale più bassa dal 2010. Basti pensare che nel 2015 il budget era cresciuto del 10.1%.  La frenata è conseguente a quella del tasso di crescita del pil, che quest’anno dovrebbe oscillare tra il 6.5% e il 7%.

Il rallentamento dell’economia cinese rappresenta senza dubbio un ostacolo in più nella già lunga marcia iniziata da Pechino per diventare una potenza marittima e colmare il gap che separa il suo apparato bellico da quello di Washington, nettamente più avanti in termini di tecnologie e investimenti.

Xi ha sottolineato che le finanze a disposizione dell’Epl non sono state ben amministrate e questo ha generato degli sprechi. Secondo Xu Guangyu, un ex generale cinese intervistato dal South China Morning Post, l’affermazione potrebbe far riferimento allo scarso coordinamento tra le varie branche delle Forze armate nella costruzione delle infrastrutture.

In tal senso, la riforma lanciata dal presidente (abbinata alla campagna anticorruzione da lui voluta) dovrebbe rendere più efficiente e moderno l’Epl. Questo, secondo Xi, deve elevare le sue capacità di combattimento, prestare maggiore attenzione all’innovazione, alla costruzione delle Forze armate e migliorare l’integrazione tra apparato civile e militare. Elementi fondamentali affinché le branche dell’Epl possano condurre esercitazioni congiunte.


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