giovedì 19 aprile 2012

"L’invasione delle locuste": Leung sbarra le porte alle madri non residenti


Hong Kong, oggi Regione ad Amministrazione Speciale della Repubblica Popolare Cinese (HKSAR), sta affrontando un’insolita migrazione di cittadini dal resto del paese. In particolare si tratta di donne che desiderano partorire nell’ex colonia inglese per approfittare  delle migliori condizioni sanitarie, ma soprattutto per garantire ai figli il diritto di residenza e dodici anni di istruzione gratuita. Nel 2011 i bambini nati a Hong Kong da genitori non residenti nel territorio sono stati più di 36.000, cifra destinata a scendere intorno a 25.000 nel 2013. Questa migrazione, definita dal quotidiano locale “Pinguo Ribao” come “l’invasione delle locuste”, sta provocando un forte malcontento tra gli Hongkongers che temono il prosciugamento delle risorse economiche.

L’articolo in questione recita:Volete spendere 1.000.000 di HK$ ogni 18 minuti per crescere un bambino i cui genitori non sono residenti? Cittadini di Hong Kong, ne abbiamo abbastanza! Poiché capiamo che voi (cinesi) siete minacciati dal latte in polvere contaminato, vi abbiamo permesso di venire e accaparrarvi il nostro; poiché capiamo che non avete diritti, vi abbiamo ospitato nel vostro viaggio “libero” a Hong Kong, poiché capiamo che il vostro sistema educativo è indietro, abbiamo condiviso le nostre risorse educative con voi; poiché sappiamo che non leggete il cinese tradizionale, abbiamo utilizzato quello semplificato. 
Per favore rispettate la nostra cultura quando venite ad Hong Kong, se non fosse per Hong Kong sareste fregati. Chiediamo fortemente al governo di rivedere l’articolo 24 della Basic Law! Poniamo fine all’invasione senza fine delle donne incinta non residenti provenienti dal Mainland!”. 

 Il testo dell’articolo sul Pingguo Ribao, 香港人,忍够了(cittadini di Hong Kong, ne abbiamo abbastanza!).

Il malcontento degli Hongkongers sembra essere stato ascoltato da Leung Chun-Ying, il neo-eletto Chief Executive, la cui investitura avverrà il prossimo primo luglio. Leung ha fissato il suo primo obiettivo da Capo dell’Esecutivo: proibire alle donne incinte provenienti dal Mainland e non sposate con uomini residenti ad Hong Kong di partorire negli ospedali privati dell’ex colonia inglese (1).   Qualora tale divieto non sia rispettato potrebbe non essere garantito ai loro figli il diritto di residenza. Se questa decisione è ben accolta dalla maggioranza degli Hongkongers, è senz’altro criticata dal settore privato ospedaliero. Secondo Alan Lau Kwok-lam, Segretario dell’Associazione degli Ospedali Privati di Hong Kong, la politica di Leung potrebbe provocare la chiusura di molti degli ospedali da lui rappresentati. 
 Tuttavia, Leung non ha specificato con quali mezzi voglia impedire il proseguimento dell’invasione: attraverso una diversa interpretazione del testo quasi-costituzionale di Hong Kong oppure con altri mezzi legali. Inoltre il neo-eletto Capo dell’Esecutivo ha affermato di non voler interferire o mettere pressione sull’attuale amministrazione, ma solo indicare quale sarà il primo punto della sua agenda politica una volta preso l’incarico.   
Le dichiarazioni di Leung lasciano parecchi dubbi, specialmente se si tiene conto delle vigorose proteste che hanno seguito la sua elezione.  Per l’ennesima volta l’elezione del Capo dell’Esecutivo non si è svolta in modo democratico: il Chief Executive di Hong Kong è scelto da un Election Committee controllato da Pechino e pertanto le sue scelte politiche sono sempre conformi ai dettami del Partito Comunista Cinese (PCC). 
 Tuttavia, sbarrare la porta ai cittadini del Mainland sembra essere una scelta in conflitto con gli interessi di Pechino. Da trent’anni il PCC manda segretamente ad Hong Kong funzionari con famiglia al seguito perché ottengano il diritto di residenza e quindi di voto. In questo modo il Partito può rafforzare il controllo del sistema politico ed intensificare la propaganda nella Regione. (2)

 Può la dichiarazione di Leung rappresentare solo una mossa per allentare la tensione e guadagnare il consenso degli Hongkongers prima della sua ufficiale investitura? 
L’unica cosa certa è che le proteste contro il governo locale e nazionale sono sempre più vibranti: fermare “l’invasione delle locuste” permetterebbe a Leung di cominciare il proprio mandato con un pizzico di credibilità in più.


Nota 1:Il termine Mainland è un termine geopolitico con cui si fa riferimento all’area sotto la giurisdizione della RPC e non include Hong Kong, Macao.
Nota 2: 83.000 prima del '97, più di 30.000 dal ritorno alla Cina  C.LOH, Underground Party: the Chinese Communist Party in Hong Kong, Hong Kong University Press, 2010.

5 commenti:

  1. Sono un appassionato di Geopolitica. Interessante il tuo post

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  2. Si condivido in pieno l'appassionato crisbi.... davvero interessante.

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  3. veramente interessante!

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  4. E bravo il nostro Giorgio,
    devo dire molto simpatico il post d'esordio!
    Verrò a trovarti spesso xkè mi interessano molto gli argomenti.
    P.S: adoro le note a piè di pagina!
    Elisa Confucio

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  5. Finalmente una voce che riunisce le notizie riguardanti la Cina e le prova ad inquadrare analizzandone antefatti e conseguenze. Complimenti

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